sabato 22 marzo 2008

affinità


Ciao!!!

Stasera pizza con amiche, eravamo in 10: praticamente un'allegra riunione di zitellone incallite!!! :-D

Erano mesi che non uscivo così con loro: purtroppo a capodanno abbiamo avuto delle incomprensioni, diciamo così. Ma non è solo quello. Devo dire che stasera me la sono passata anche benino, ho riso parecchio. E' vero, sono molto stanca. Ma non è questo.

Il fatto è che non riesco a sentirmi in sintonia con loro, quasi mai. Con loro e con molti altri. Magari si compiono le stesse azioni, negli stessi luoghi, apparentemente in accordo, ma non è così: da me a loro cambiano i presupposti. Così si crea quella stonatura sottile che io percepisco e che mi fa estraniare, che me le fa osservare da fuori come se fossero dei pesci nell'acquario... E malgrado io mi ritrovi da sola, non mi sento affatto sbagliata.

E non reputo gli altri sbagliati nè inferiori: solo che mi sembra che la maggior parte della gente vegeti e nulla più.


Per esempio: la lezione di hip hop di ieri è stata deprimente e non è che le precedenti siano state tanto meglio. All'inizio era tutto nuovo per me e mi prendeva comunque, ma ora so, ora conosco un po' di più e "vedo". Così, quando ho fatto lo stage con Papy, ho avuto conferma dei miei pensieri sulle palestre da fighetti: con le ore che diventano di 50 minuti, con i programmi che saltano per l'arrivo di nuovi paganti a discapito di chi frequenta con assiduità, insegnanti cotti che non ti trasmettono nulla.

Papy è stato diverso: non era solo come ballava (che a dirla tutta non ha fatto le sue mega evoluzioni, si è contenuto), ma era come ti passava tutta la sua passione per il ballo! Quando ci spiegava e ci esortava a provare, a non mollare, era raggiante! E se con lo stesso trasporto ti avesse detto di leccare per terra, lo avresti fatto!!! E' una luce negli occhi, è il corpo che vibra!


Così vale per la faccia di Toto oggi!!! Mentre parlavamo della partita di ieri, sembrava ancora più alto dalla soddisfazione e l'espressione del suo volto era una botta di vita! E pensare che la prima cosa che mi ha detto è stata "non ci hanno neanche fatto tagliare la retina"...piccenin!!!

Ecco, questa è l'affinità che cerco io e che su alcune persone l'ho trovata: anche se, come con Toto, non possiamo vederci e parlare più di tanto, in quei pochi attimi io sono già contenta. E questa sera le mie amiche mi vedevano bella e me lo dicevano quasi stupite...io lo so perchè: mi sento bene nell'animo. Perchè in pochi scambi di sms e in due chiacchere con lui ho ritrovato quell'amore per lo sport che è passione, cuore e spirito liberi. Che è sacrificio, ma anche risultato: sincero e indelebile.

E quando gli ho chiesto "soddisfazione vero?" con il mio sorriso migliore perchè vivo, vero ed emozionato, lui ha risposto di si gonfiandosi di tutta la meritata soddisfazione e a me è bastato quel secondo che ci siamo guardati: in quel secondo ci siamo capiti. Affinità.


Bye,

Silvia

p.s. chiedo scusa alla sua morosetta che era lì in parte...
p.s. 2: non mi sto illudendo, sto solo prendendo il buono delle cose perchè la vita va presa così secondo me :-D

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Oceanomare...capisco quello che vuoi dire...quando esco in compagnia mi ritrovo spesso a scegliere gli angoli del tavolo...e sto lì...ascolto...non è presunzione o inferiorità è che bò non so spiegarmi molto bene ma so che puoi capire! Nel mio lavoro, ogni giorno scelgo la qualità alla quantità...non m'interessa fare il gruzzoletto in banca....voglio vivere...voglio star bene...i massaggi da 50' non li faccio più da qualche anno!!!Ora vado buona giornata ciao Bitter

betty boop ha detto...

Secondo me quel senso d'insoddisfazione di cui parlate si prova solo quando manca "quel qualcosa"....seppure ci si senta in pace con se stesse e col mondo, "quel qualcosa" è il punto che chiude il cerchio, l'altra metà della mela....quella totalità che racchiude un senso di completezza anche quando non si ha nulla.
"Quel qualcosa" ti riempie il cuore, i pensieri, le giornate, le tasche e ci si fa scivolare tutto di dosso come se si fosse rivestite da una muta impermeabile, chiusa da una cerniera a doppio cursore.

oceanomare ha detto...

quel qualcosa è importante, è una parte di un insieme, che però sta insieme se c'è una base. Senza la base quel qualcosa non serve a nulla. Almeno per me è stato così: sfortunatamente ho avuto quel qualcosa quando non ero pronta e adesso che ho me stessa mi manca quel qualcosa. Ma arriverà e se non arriverà pazienza: ho sempre me stessa, fino alla morte! :-)

Anonimo ha detto...

Trovare l'altra metà non è trovare la metà di un'altra metà ma trovare l'altra metà della nostra metà...cioè NOI!L'altra metà di Oceanomare, l'altra metà di Betty, l'altra metà di Bitter...siamo sempre NOI!!!Non m'interessa trovare quel qualcosa fuori di me...sarebbe già tanto trovarlo dentro me! Ma ultimamente sto bene con me...davvero!!!Alcune volte mi basto da sola...sensazione nuova e straordinaria!!!