martedì 23 giugno 2009

il capo e il leader

Ciao!

Io non voglio fare il capo... mi accontenterei di essere leader...
Non sopporto fare il capo, perchè poi ti tocca essere stronzo, c'è poco da fare.
Il capo deve farsi seguire, deve avere il polso fermo ed essere parecchio distaccato. Se non è bastardo gli mettono i piedi in testa. Ha i collaboratori che si trova e se non sono appassionati al lavoro se li deve tenere lo stesso. Il capo è eletto a sua volta da superiori che badano ai loro comodi. Il capo ordina.

Il leader invece parte avvantaggiato con il carisma: è scelto dai suoi "seguaci", magari pochi, ma buoni. C'è uno scopo comune che crea gruppo e coalizione senza dover ricorrere all'arroganza e all'autorità. Le mele marce le elimina il gruppo stesso. Il leader è supportato, creduto, seguito e aiutato e a sua volta aiuta, insegna, coordina.

Il capo usa il potere che non merita per restare inchiodato alla poltrona e creare squadre di dipendenti affranti. Che tanto poi è affranto pure lui perchè avrà sempre qualcuno sopra che lo controlla a sua volta.
Il leader può nuocere solo a se stesso. Ma solo se non vale un cazzo. O se la passione lo divora.

Bye,
Silvia

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