lunedì 28 settembre 2009

mondo marcio

Ciao!

Da febbraio 2008 ad oggi si sono verificati 23 episodi di suicidio tra i dipendendenti di France Telecom... Credo che a 1 o 2 ma facciamo anche 3 persone si possa presumere che c'erano altri problemi contingenti, ma 23!

Quanto ancora deve crescere questa febbre di profitto, che passa come un caterpillar sopra ogni rispetto per l'essere umano, annientandolo peggio dell'influenza suina, ma senza fornirgli alcun vaccino?

Bye,
Silvia

sabato 26 settembre 2009

ai miei genitori e ai miei insegnanti...

Ciao!

Mi avevan detto questo ghiaccio non lo scioglierai
le tue strade saran sempre più fredde
è un compromesso con il cash che non basta mai
le tue tasche saran sempre più strette
ma io mi sento come il sole che tra poco esploderà
e intanto brucia ancora
Mi avevan detto che sarebbe passata con l'età
e invece brucia ancora

Dogo

Bye,
Silvia

p.s. figo 'sto cd Enry, grazie!

mercoledì 23 settembre 2009

il mio trip...


Ciao!

Che volete che vi dica... eccolo qua il mio trip! Al momento quest'uomo mi piglia, mi acchiappa, mi intrippa, mi ispira! Fine del post... :-)

Bye,
Silvia
p.s. stasera x-factor solo per Morgan!

sabato 19 settembre 2009

soldati

Ciao!

In un blog è difficile affrontare argomenti seri. Ancora più difficile è affrontarli con scrupolo e dovizia di particolari e riflessioni. Un blog sono pillole... a volte di saggezza, altre di ironia, ma anche di sciocchezza o pure impegnative. Pillole come piccoli semi che cadono un po' qua e un po' là... ma (come si legge in una parabola del Vangelo) qualcuno cade sulla strada e secca, altri in acqua e marciscono, ma qualcuno cade sul terreno buono e fiorisce...

Così io ora non voglio stare a fare la saputella, nè voglio fare la morale a nessuno. Però racconto un episodio che ho vissuto circa 5 anni fa e poi ognuno ne trarrà le proprie personali conclusioni...
Ero a casa di amici: erano presenti tre o quattro finanzieri e due militari con rispettive famiglie. A questi ragazzi dell'esercito, entrambi meridionali, era stato proposto di andare volontari in qualche posto, forse Afghanistan. Noi tutti eravamo impauriti e poco propensi ad accettare e capire, ma sopratttto uno di questi ragazzi così argomentava la sua intenzione di partire:

"Io vado, ho moglie e 2 figli e se resto qua a fare il semplice soldato non guadagno abbastanza. Invece lì faccio qualche mese e porto a casa i soldi di un anno o due. E poi non succede mai niente, son talmente pochi quelli che muiono di italiani!"

Chi va in guerra oggi sono tutti "volontari": giovani, per lo più meridionali, che non hanno voluto o potuto studiare, con famiglie che il semplice stipendio non riesce a mantenere, comandati da Ufficiali cresciuti a latte e Forze Armate.
Il problema non sono i morti in guerra: ci sono sempre stati e ci saranno perchè il genere umano non usa che l'1% della propria intelligenza. Quello che non va bene sono le storielle che ci raccontano: infatti la chiamano "missione di pace"!

I soldi fanno muovere le masse: il Vietnam, la guerra nel Golfo, l'attacco alle Torri Gemelle, l'invasione dell'Iraq... gli americani fanno tutto questo perchè gli hanno annacquato un barile di petrolio...
E noi italiani gli andiamo dietro per farci dare dallo stato i soldi per mangiare, quando lui stesso ce li toglie con tasse su tasse. Ci fa sentire dipendenti, ci soggioga e come premio ci fa il lavaggio del cervello facendoci credere eroi o grandi uomini nella morte. Sono morti, resteranno solo i vermi.

Ultima "pillola": gliela danno mai la medaglia ai Finanzieri pugliesi uccisi sulle strade di notte per delle stupide sigarette? O ai Poliziotti morti per una partita di calcio?

Bye,
Silvia

mercoledì 16 settembre 2009

parole parole parole

Ciao!

Sto cominciando ad odiare il suono della mia voce. Mi sento parlare e mi sto antipatica da sola. Smettetela di farmi parlare tanto!!!

Cribbio. Al lavoro sono in cassa perciò parlo tutto il giorno con i clienti; ma anche coi colleghi, che hanno delle giornate in cui mi domandano l'impossibile. Poi in palestra: tanti atleti nuovi, tanti dubbi esistenziali sul perchè un gancio debba essere tirato alto piuttosto che basso e via parla anche lì a manetta!
Poi a dirla tutta era un'estate che la mia atleta ed io non facevamo un'ora di viaggio per andare ad allenarci e così oggi dovevamo recuperare un po' di racconti e teorie pugilistiche...

Insomma: io ho mal di gola e non ce la faccio più di avere per forza qualcosa da dire (ma poi perchè trovo sempre qualcosa da dire? quando finirò il nozionario?). Ma soprattutto: io parlo anche, ma... ho seri dubbi che qualcuno mi ascolti!!! E se mi ascoltano non mi capiscono...

Mamma perchè mi hai fatta prolissa? :-)

Non so perchè ma scrivo qualche passo della canzone di Neffa che mi piace tanto...

Nessuno mi crede, nessuno mi sente, ma non per questo io non vivo più.
Io sono qui in un mondo che ormai gira intorno al vuoto, lontano dal tuo sole.
E piove ma qualche cosa farò per sentire ancora tutto il calore che ora non ho. E luce nei miei occhi che ora non ho. E una direzione giusta che ora non ho.

Bye,
Silvia

domenica 13 settembre 2009

c'erano una volta le Brigate Rosse...

Ciao!

Il primo Presidente della Repubblica italiana che ricordo è Pertini. E’ stato il Presidente della mia infanzia, chiunque abbia la mia età lo ricorda come un nonno, quindi con benevolenza. Non è solo una questione d’età però. Era anche ciò che i nostri genitori ci raccontavano di lui: come una raccolta di cose buone da tramandare di generazione in generazione.
Ma poi il meccanismo si è rotto. In Italia continuiamo ad avere Presidenti vecchi, ma non abbiamo più i nonni. Viene spontaneo pensare che forse, essendo cresciuta, sono io a non avere più l’età della nipote. Invece non è questo il problema.

Il mio primo impatto con i nuovi Capi di Stato è sempre quello: osservo un gentile ottantenne, accompagnato da signora cotonata, che potrebbe anche destare simpatia. Ma poi leggo un po’ in giro. E chiedo: a mio padre, che è sempre stato molto attivo e partecipe in politica e che era adulto e cosciente quando questi signori facevano il bello e il cattivo tempo nello scenario politico italiano. Io chiedo chi sia questo signor Cossiga, piuttosto che Ciampi, e come per incanto spuntano situazioni collegate a nomi “inquietanti” quali Aldo Moro o a situazioni “scomode” quali signoraggio e privatizzazioni e finisce che c'è sempre il Vaticano di mezzo.
E crescendo non è più necessario chiedere: basta vedere un certo Prodi che ha recato palesi e ripetuti danni all’economia italiana, che va a reiterare il guaio in Parlamento Europeo. E un Di Pietro che, simbolo di mani pulite (ma chi lo riconosce pi
ù ora?) è entrato in politica per farsi coprire e comprare.

Tutti fatti che si trovano in libri e giornali a disposizione di chiunque. Perché, allora, mi chiedo, la maggior parte dei cittadini se ne vive a occhi foderati e orecchie basse?
Ho appena finito di leggere il libro “Euroschiavi” di Marco Della Luna. Parla di Banche, ma in sostanza di banchieri e tramacci di potere, perché chi ha i soldi ha il potere. Ed ecco il nonnino Ciampi che, dapprima Governatore della Banca d’Italia, diventa poi Capo di Stato… e sforna leggi "sorprendenti"...
E sovviene il ricordo del ritrovamento del corpo del banchiere Calvi impiccato sotto il ponte dei Frati Neri a Londra. Per tanti anni questo episodio è stato per me solo un’immagine inquietante. Ma adesso che in banca ci entro tutti i giorni, ora che, leggendo cosa succedeva in quegli anni, i tasselli di un puzzle difficile si stanno ricomponendo, non è solo l’immagine ad essere inquietante.
E se a parlare troppo a quei livelli si finisce ammazzati, a parlare troppo come lavoratore si finisce licenziati. Che praticamente non ci ammazzano, ma ci gambizzano. Il coraggio mica lo si impara: quindi occhi foderati e orecchie basse.

Questa è l’Italia che dovrebbe preoccuparci e non quella delle presunte signorine di Berlusconi. L’Italia dei sotterfugi, dei tiranni vestiti in doppio petto, dei politici che con la loro sete di potere e denaro hanno creato loro stessi la violenza dei terroristi, di uomini che senza scrupoli hanno usato i soldi per soggiogare ogni nostra velleità di democrazia.
Ottantenni dall’aria distinta che ancora occupano un posto in Parlamento. Moriranno, prima o poi, ma nell’attesa noi quarantenni dovremmo ricordare lo spirito che avevano i nostri genitori in quegli anni 70 e 80 ed insegnare ai nostri figli che oltre al coraggio c’è la DIGNITA’.

p.s. non che all’estero siano tanto meglio a dire il vero… basti pensare agli USA: a quanto pare metà delle guerre e (pare) anche l’attacco alle Torri Gemelle sono conseguenza di “sgarri” economici…


Bye,
Silvia


sabato 12 settembre 2009

BOXE!!!


Ciao!

Oggi pomeriggio grande boxe! Ai mondiali che si sono tenuti a Milano, Domenico Valentino e Roberto Cammarelle hanno vinto nelle loro rispettive categorie di peso e sono CAMPIONI DEL MONDO!

Per Domenico una rinascita dopo le sfortunate Olimpiadi di Pechino, andate storte per l'infortunio alla mano; per Roberto una conferma, tenuto conto dello stesso risultato ottenuto alle Olimpiadi l'anno scorso e ai mondiali di Chicago due anni fa!

Per quanto riguarda Clemente Russo... è stato eliminato ai quarti... io il match non l'ho visto, quindi non posso sbilanciarmi troppo... però forse alla fine posso pensare che allenarsi e metterci testa e cuore porta al risultato, mentre partecipare al programma La Talpa forse non è così utile...

Bravi Campioni!

Bye,
Silvia

giovedì 10 settembre 2009

Preghierina del lavoratore

Ciao!

Donami la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che non posso accettare e la saggezza di occultare i corpi di coloro che ho dovuto uccidere oggi perchè mi hanno rotto le palle.
E inoltre, aiutami a stare attento ai piedi che pesto oggi, perchè potrebbero essere collegati al culo che potrei dover baciare domani. Aiutami sempre a dare il 100% al lavoro: 12% al Lunedì, 23% al Martedì, 40% al Mercoledì, 20% al Giovedì, 5% al Venerdì.
E aiutami a ricordare (quando proprio ho una giornata di merda e sembra che tutti cerchino di rompermi le palle) che ci vogliono 42 muscoli per aggrottare il viso e solo 4 per stendere il mio dito medio e mandarli a cagare!

Bye,
Silvia

martedì 8 settembre 2009

Addio Mike!

Ciao!

Ebbene oggi se n'è andato un altro grande della televisione, il mitico Mike Bongiorno. Poteva stare simpatico o antipatico, ma che sia stato un personaggio non si può negare! E poi, lasciando da parte le invidie e i sentimenti affini, il suo lavoro lo sapeva fare eccome!

Comunque, per la mia generazione Mike Bongiorno è uno che... come dire... c'è sempre stato! Per quanto indietro possa andare con i miei ricordi televisivi, lui c'era sempre e... come dire... sempre uguale! Cioè una specie di nonno: avete presente i nonni, no?, che per quanto giovani possono essere, i nipoti li vedranno e se li ricorderanno sempre già vecchi... Insomma, Mike in 36 anni di vita che ho me lo ricordo sempre uguale! :-)

La cosa che mi "sconvolge", ma forse per lo più mi amareggia, è constatare come la tecnologia e i tempi televisivi ti producano un necrologio ad opera d'arte nel giro di pochi minuti dalla morte! Ora io mi immagino persone tipo Raimondo Vianello, che povero non gli mancherà mica tanto neanche a lui, e mi penso che siano tutti là come corvi con le immagini e le parole pronte che aspettano solo di scrivere la parola "fine"... Intanto mi auguro che Raimondo Vianello si tocchi i gioielli facendo mi "tiè!" :-)

Allegria! :-D

Bye,
Silvia

sabato 5 settembre 2009

per la rubrica "le mie velleità letterarie"

Ciao!

Che settimana allucinante e per molti versi sfigata! Qualcosa di buono però, malgrado tutto, c'è stato... perciò prendiamola come è venuta e andiamo avanti! :-)

Sottopongo alla vostra lettura e critica il testo con il quale ho partecipato ad un concorso di scrittura che si tiene ogni estate a Jesolo. Lo scorso anno sono arrivata tra i 5 finalisti... quest'anno no. E vabbè, si prova! Tema obbligatorio da seguire: "Saluti da Jesolo"... tema abbastanza triste, che fa molto APT...

Voglio raccontarvi una storia vera, la mia. Perchè la vita ci riserva delle coincidenze davvero bizzarre!

Anni or sono, il direttore dell’agenzia dove lavoravo mi convocò nel suo ufficio per annunciarmi che avevo ottenuto il tanto agognato trasferimento! “Prima, però” aggiunse “sei comandata per un mese in un’agenzia del gruppo, per affiancare i colleghi nell’uso delle nuove procedure informatiche. Andrai nelle Marche.”
Lessi i nomi delle future destinazioni, sorridendo divertita: Jesolo e Jesi!

Era luglio, caldo e luminoso luglio!, quando arrivai a Jesi: vissi un mese meraviglioso, conobbi persone affettuose e buone, ma specialmente incontrai Lui e me ne innamorai perdutamente. Quel periodo di lavoro fu più che altro una vacanza: Lui mi portava a cena fuori ogni sera e nei fine settimana mi faceva conoscere le sue terre e soprattutto il suo mare. Il Conero, Sirolo, Numana, Senigallia, Fano… se ai vostri occhi le onde e i colori dell’Adriatico possono sembrare tutti uguali, fra le sua braccia, almeno per me, non era così.
Ma l’idillio era destinato a finire e io a tornare a casa.

Fui subito assorbita dalla nuova vita di Jesolo: precipitai in un mondo più frenetico, più impegnativo. Tutto tornò ad essere un po’ più reale e meno favola.
Un giorno di settembre passeggiavo sulla spiaggia e ai miei piedi vidi una cartolina: vi si leggeva “Saluti da Jes…” e il seguito era nascosto dalla sabbia. Estrassi con gli occhi chiusi il malconcio cartoncino colorato: per quanto intensamente Lui mi mancava, immaginavo di potervi leggere di seguito una “i”… ma ovviamente i saluti erano da Jesolo.

Sono passate numerose stagioni da allora. Camminando in riva al mare jesolano, in questo giorno di grigie nuvole e pioggia, mentre lentamente si fa strada all’orizzonte l’azzurro di un cielo nuovamente sereno, ascolto distratta le parole d’amore che mi rivolge un uomo: scivolano su di me senza lasciare impronta. In questo mare che non è il suo, come non è suo il mio cuore.
In questo mare, che sento mio e che di Lui mi concede solo il silenzioso ricordo.
Eppure, di tante parole che sono già disperse nel vento, se Lui potesse dedicarmene anche solo una, al mio cuore sarebbe sufficiente per godere appieno della fortuna di essere amata!
Destino crudele, non vi pare?, che ha tracciato le mie storie come due binari paralleli… dove non corre, in ogni caso, alcun treno…

E ogni estate mi fermo in qualche negozio di Via Bafile, cerco le cartoline e faccio un gioco: sfilo lentamente l’ultima del pacchetto e dopo aver letto “Saluti da Jes…” chiudo gli occhi immaginando una “i”, che il tempo e la devozione mi devono riconoscere. Mi illudo di poter giocare col destino come egli fece con me. Anni or sono…

Sparate pure tutte le vostre insolenze... accolgo a capo chino... ih ih ih!!!

Bye,
Silvia