mercoledì 31 marzo 2010

Resoconto elettorale

Ciao!

Povero piccolo Brunetta! Soprattutto piccolo più che povero..., ma tant'è che nun gliel'ha fatta! In un Veneto stra leghista è riuscito a non sbiadire il rosso dei veneziani!
Quindi la Lega ha stravinto! La cosa che più mi ha fatto peccato è stata vedere una foto del parun Bossi, preso un po' malandato ma sempre in campo, con a fianco il figlio... con una faccia da insulso pazzesca! E siccome si sa bene quanto poco combini il figlio... beh, mi dispiace. daltronde si sa: le figlie femmine sono sempre migliori e brave a raccogliere le reredità paterne! Vero babbuz? ;-)

La sinistra ci è rimasta un po' male a vedere il sorriso a 75 denti di Silvio, ma ha annunciato che collaborerà con la destra! Si... pinocchi...
E il caro presidente Napolitano, che fino a sabato firmava di tutto, pure la sabbia in riva al mare dopo averci scritto t'amo (...), oggi di colpo non firma la legge sul lavoro! Che forse magari probabilmente è anche meglio così... boh... però...

Ma la notizia più interessante è che finalmente alla radio si è tornati a sentire le care vecchie pubblicità dei supermercati, delle discoteche, delle sagre paesane, ma soprattutto è tornata la musica!!! Olè!!!

Bye,
Silvia

giovedì 25 marzo 2010

elezioni

Ciao!

Come al solito quando si è sotto elezioni si assiste ad una frenetica e convulsa campagna elettorale. Che purtroppo inutile non è... infatti il popolo italiano, caprone per dna, voterà colui che ha sparato più cagate purchè ad alto impatto emotivo. Così tutti quei ruffiani, che continuano a promettere soldi in regalo, servizi gratuiti, tasse azzerate, ricchi premi e cotillon, verranno ricoperti di voti elargiti da poveri illusi. E tutto ciò a prescindere da destra e sinistra: infatti il gregge italiano pascola perpetuo di qua e di là: perchè ovviamente chi va al potere non mantiene le promesse e allora alle prossime elezioni si voterà lo schieramento opposto e la storia infinita, appunto, non finisce.

Tutto ciò per ribadire la mia idea da quando ho l'età della ragione: non si può fare come in Inghilterra? Ci sono solo due partiti, che potremmo chiamare DQ e DL (Di Qua e Di La): 5 anni ci pensa DQ e i 5 dopo DL e poi ancora DQ e a seguire DL e via ad oltranza! Tanto che cambia? I tramacci li fanno tutti, le tasse continueremo a pagarle in ogni caso e la mia pensione ormai se la sono mangiata e pure digerita da un pezzo!

Sorge però un problema nuovo: quale partito aprirà le danze? DQ o DL? Bisognerà indire un referendum...

Bye,
Silvia

p.s.Resta sempre una sinistra povera: debole di idee e pure autolesionista! Continua a mettere in copertina ai "suoi" giornali il faccione di Berlusconi, alla radio promuove i suoi candidati nominando più volte la parola Lega che il nome del suo partito! Bersani non dice niente se non che Silvio qua e Silvio la e Silvio ringrazia per la pubblicità occulta! Hai visto mai che invece di DQ e DL viene fuori SQ e SL... ;-)

sabato 20 marzo 2010

emozioni in musica

Ciao!

Si sa, la musica è una gran bella esperienza sensoriale! Specialmente quando è quella giusta, che entra in sintonia con il nostro stato d'animo. Quante volte siamo circondati da rumore e frastuono o suoni sguaiati e stonati? Quante volte preferiremmo il silenzio al macello che ci circonda?

Purtroppo la vita odierna è troppo frenetica, cosi che sempre meno riusciamo a ritagliarci un momento (un pomeriggio? un'ora?) per rilassarci sul divano e ascoltare della buona musica. Io questo per fortuna riesco a farlo: rigenera come una seduta di yoga, come una fetta di sacher al cioccolato, come un complimento al momento giusto!

Ma ragazzi... l'emozione che ho provato l'altro giorno e che ancora adesso sento, non potete immaginare! Praticamente, mentre ero al mare ho provato a scrivere un testo di una canzone per un mio amico musicista che da tempo mi esortava a provarci. L'ho scritto così di getto, una specie di intima poesia... Gliela faccio avere per sapere se avevo lavorato, non dico bene, ma almeno nella direzione giusta e... lui mi accende il computer e parte la musica... e poi le parole cantate e... LE PAROLE ERANO LE MIE! Terribile! Una sensazione incredibile!

Voglio dire, era come avere un film con la colonna sonora piuttosto che senza! Non so se mi spiego! Le ho scritte io quelle cose, so bene cosa volevo esprimere e la soddisfazione è stata doppia: dapprima che ho trasmesso bene il messaggio perchè lui era emozionato a cantare le mie parole, poi la musica che donava spessore e rendeva acessibile il concetto un po' a tutti perchè la musica è più immediata nel toccare il cuore!

Beh, chissà se ci saranno e quali saranno gli sviluppi, però io sono veramente soddisfatta e felice!

Bye,
Silvia

domenica 14 marzo 2010

Ciao!

Ieri ho comprato un libro dal titolo "Dissoluzione", ovvero una raccolta di poesie/pensieri/probabili canzoni di Morgan. Uscì per la prima volta nel 1999, quindi gli scritti risalgono a più di 10 anni fa, quando Morgan aveva dai 25 ai 27 anni. A me lui piace molto, come contenuti intendo. E mi attira parecchio il fatto che abbia praticamente la mia età.

Così, mentre leggevo dei versi che narravano la morte di Lucio Battisti, mi inchioda di brutto l'ultima frase: "Il giorno che morì Battisti avevo 25 anni". Siccome la morte di Battisti è stato per me un giorno che ricorderò sempre, perchè mi ha colpita, inevitabile e subitaneo il paragone: così mi sono vista anch'io venticinquenne il giorno che appresi la notizia.
E... ragazzi... quanto ero bambina! Malgrado convivessi già da un anno e mezzo, malgrado lavorassi già da cinque anni, malgrado la mia famiglia mi avesse formato come una brava personcina adulta... io le cose che Morgan scriveva a quell'età me le sognavo! Anzi, nemmeno quello!

Però poi la vita e la mia indole sensibile mi hanno portata a raggiungere certi livelli di, appunto, sensibilità. Mi sono ritrovata a percorrere cammini che ti mettono in crisi, ti lasciano solo. Spesso mi sono sentita dire "Ma tu sei troppo avanti" e per questo la gente non mi capiva, ma neanche ci provava. Troppo difficile.
Questa cosa mica la si digerisce tanto facilmente... capisci di avere qualcosa in più, ma ti ritrovi con tanti affetti e legami in meno. Specialmente se non sai fingere. E le cose sono due: o soccombi o impari. E se impari le cose sono altre due: o sopravvivi o lotti. E se lotti crei. E se crei... la "gloria" sarà quasi sempre postuma.

Beh, io ho sempre sostenuto Morgan in occasioni dove tutti gli davano contro, come nell'ultima infelice uscita sulla droga o come quando ha certi atteggiamenti sboroni durante le trasmissioni televisive. Non intendo che faccia bene a dire o fare certe cose, dico solo che so che non è facile avere un animo nobile senza restare feriti dal mondo. E se penso che io sto male dieci anni più tardi, quando l'età può comunque aiutarmi ad essere più forte, pensate a come poteva stare un ragazzo di 25 (tralaltro segnato dalla drammatica morte per suicidio del padre quando era bambino). Forse è stato anche troppo bravo.

E poi resta sempre il mio "dubbio": io leggo gli scritti di Morgan e mi sento in sintonia e lo comprendo. Ma chi non ha fatto il nostro stesso percorso, può capire? A me vengono sempre a chiedere consiglio su un sacco di cose... ma quando consiglio soluzioni o tentativi impegnativi e di difficile comprensione, con risultato che non si può "vedere" ma solo sperare, mi sento abbandonare con la famosa frase "si ma tu puoi perchè sei avanti, io no!". Peccato, perchè se aprissimo la nostra mente a quello che non capiamo, forse potremmo tutti essere più avanti.

Si è strani quando gli altri te lo dicono
Si accorgono della distanza che li separa
O ti amano o ti respingono
(Morgan)

Bye,
Silvia

sabato 13 marzo 2010

elogio del cazzeggio

Ciao!

Ebbene, penso si sia capito che sono single: quindi il cazzeggio mi potrebbe tornare più facile rispetto ad una che tiene famiglia! Ma tant'è che cazzeggiare bene e volentieri esula dagli impegni e dal tempo che si hanno a disposizione, giacchè trattasi di arte: sublime arte!

Voglio dire, non significa fare nulla. Quello potrebbe essere noia o sonno o guardare il grande fratello... Il cazzeggio invece è fare senza impegno, senza orari, senza quantità predefinità, con qualità incerta e in ogni caso assolutamente irrilevante ai fini pratici!

Così da sabato scorso, che ho raggiunto la mia tana marchigiana in riva al mare, sto passando le ore a leggere, passeggiare con Spaz in spiaggia, gironzolare col carrello nei centri commerciali, bricolage casalingo, internet, radio e cantate a squarciagola, anche un po' di tv va là e ore e ore e ore seduta sul mio sgabellino tattico che mi fa vedere un mare infinito! Ebbene si, ho preso uno sgabellino apposta per appollaiarmi e guardare il panorama! Che benessere!

Comunque oggi ho terminato di attaccare la tendina alta sulla finestra e, udite udite, ho piazzato un pezzo di battiscopa! Ah che figo! Già sono imbranata, non contenta ho fatto un pezzo con un angolo aperto e due chiusi... ho segato pezzi con tecnica allucinante, ho sistemato con un po' di stucco, domani una pitturatina e sembrerà meglio di quelli veri! ...sembrerà? Boh, però mi diverto tanto! :-D

Bene, tutto ciò era per dire due cose:
1) chi si annoia non sa cazzeggiare ed è una gran sfiga!
2) la lettura è sempre utile: per la cultura e per il cazzeggio... forse il cazzeggio è pure cultura... a saperlo fare bene!

Ho finito di sparare idiozie! :-)

Bye,
Silvia

martedì 9 marzo 2010

cronaca

Ciao!

La cronaca di oggi mi porta ad approfondire tre notizie, su tre persone diverse, ma che fanno tutte parte di quegli anni della mia vita in cui c'ero e non c'ero, ascoltavo ma non sentivo.

Comincio con la migliore di queste persone: Tonino Carino. E' morto ieri il mitico giornalista sportivo diventato famoso perchè parodiato da Ezio Greggio nella mitica trasmissione Drive In! Tralaltro in questi giorni sono nella mia tana nelle Marche e lui era di questa regione, così tutti i telegiornali locali ne parlano con tanto affetto! Da apprezzare il finale della puntata di Striscia la Notizia di stasera: in silenzio e con un Greggio veramente commosso.

La seconda notizia riguarda un personaggio ambiguo, che è morto e pare per suicidio. Si tratta di Pietrino Vanacore, 20 anni fa portiere di uno stabile a Roma, Via Poma, dove c'è stato un famoso omicidio di una ragazza. Famoso perchè ancora non si sa chi sia stato ad uccidere. Questo signore è stato prima accusato, quindi arrestato, poi rilasciato perchè (pare) non colpevole. A distanza di 20 anni, però, si era alle soglie di un nuovo e forse definitivo processo e... uno dei teste principali, quale appunto il Vancore, si suicida. A volte vorrei poter sapere io solo io chi sia il colpevole per capire come ha potuto non solo uccidere, ma anche tenere i familiari al buio per 20 anni. O capire come si può suicidarsi adesso e non lasciare scritto nulla di ciò che si sa.

Ultima notizia: Izzo. Costui è l'arteficie della strage del Circeo, altra bella faccenda! Izzo stupra e uccide e viene giustamente condannato e incarcerato. Non si sa bene perchè, qualche anno fa esce in semilibertà e che fa? Uccide altre due donne! E per fortuna rientra in carcere. Beh, stasera al tg5 una tipa lancia un appello: gli manca un testimone per poter sposare domani... Izzo! Questa qui, mica una povera disperata... macchè, una giornalista! E lui fosse almeno attraente! L'amore sarà cieco, sarà anche mononeurone...

Bye,
Silvia

lunedì 8 marzo 2010

100 anni di parole sulle donne

Ciao!

Ho sempre sopportato con fastidio la festa della donna, non tanto per i contenuti originari, tanto per le solite strumentalizzazioni che ne vengono fatte e che si fanno sulle feste ideologiche.
Quest'anno ne parlo solo perchè sono passati giusti 100 anni da quando è stata indetta questa celebrazione. Ed è significativo che dopo 100 anni si sia ancora qui a rivendicare diritti. Quindi non a cercare di migliorare le cose, ma ancora a combattere per le esigenze base, per una vita decente.

E mi fa ancora più fastidio sentire come ci si riempia la bocca di luoghi comuni per poi domani e i giorni a seguire vivere invece negli altri luoghi comuni... quelli meno gentili, ma più veri. Quindi se una donna fa carriera è perchè è frustrata, se è acida è perchè nessuno la tromba, se si veste provocante è da sbattere e basta, ma meglio così tanto a che altro serve una donna? E via dicendo.

Soprattutto in ambito lavorativo le donne non hanno e difficilmente otterranno vita facile. La nostra società è maschile. Punto. Se però sul lato famigliare non posso negare notevoli conquiste, bisogna però riconoscere che sono scaturite da necessità più che da buon cuore: con la donna che si fa un mazzo tanto al lavoro e che vuole provare ad occupare posti di prestigio, l'uomo impara a farsi da mangiare se no muore di fame.

Io non amo le donne al potere, semplicemente perchè noi stesse sbagliamo clamorosamente dandoci la zappa sui piedi: reclamiamo e ci adoperiamo per mettere donne al comando sostenendo che siamo più brave... e sarebbe anche vero volendo, se poi però non ci comportassimo come gli uomini! E invece, con la scusa che "è una giungla lì fuori" e con le manie di persecuzione, ci comportiamo come gli uomini. Ma un uomo che si comporta da uomo lo si accetta, una donna perde i pregi ed esalta i difetti!

Una volta la donna era "presa peggio": apparentemente soggiogata e sfruttata in famiglia. Ma una volta l'uomo si faceva il mazzo e con il suo lavoro non faceva mancare niente a nessuno. E siccome i cambiamenti di ruolo sono dovuti anche a cambiamenti economici della società negli anni, non è che noi donne, con la nostra gran voglia di emancipazione, abbiamo dato una mano allo sgretolarsi dei valori familiari piuttosto che a noi stesse?

E poi ci lametiamo che gli uomini non sono più uomini! Perchè noi quanto siamo rimaste donne? Grazie a dio ci è rimasto l'ormone, quel disgraziato che ci fa sclerare e passare per isteriche: almeno lui se ne frega delle lotte sociali e resta il nostro pazzo ormone femminile che schizza come un matto proprio nei momenti meno giusti!

In un blog i discorsi diventano sempre troppo semplicistici, mi rendo conto. Mi dispiace smontare anni e anni di lotte femministe, ma secondo me la donna deve imparare a stare al suo posto. E questo perchè è un posto bellissimo: gentile e potente. Anche senza squilli di trombe.

Bye,
Silvia

p.s.mi dispiace solo che per una ricorrenza che non sopporto si sia scelto un fiore bellissimo: giallo e gentile, la mimosa!

domenica 7 marzo 2010

la morte

Ciao!

Strano rapporto quello tra l'uomo e la morte. Qualcuno disse: non ho paura della morte, perchè quando arriverà io non ci sarò più!
E invece la morte spesso ci arriva: non addosso, ma vicino. Muore l'amico, il compagno di banco o di lavoro, il vicno di casa, un parente. Muore il cane. Muore un personaggio famoso. A vari livelli di difficoltà la morte gioca con le nostre difese, con le nostre capacità di sopportare la sofferenza, con la forza di capire.
Si muore per incidente o per malattia. Si muore lasciandosi morire. Si muore togliendosi la vita. E ch resta si interroga sul perchè e per come, quasi a voler fermare le lacrime con razionalità.

La morte cancella, lascia un vuoto, distorge una realtà che credevamo di vedere e forse così non era, ci offende perchè non ci fa sciegliere. La morte non colpisce tutti uguali, ma infine è uguale per tutti.

Guardiamo la tv e sentiamo di migliaia di morti ovunque, per guerre o terremoti o sciagure delle più spettacolari e tutto ci passa sopra. Apriamo il giornale e vediamo la foto di un amico deceduto in uno dei tanti incidenti stradali e ci entra nello stomaco come un pugno.

E a volte non sentiamo nulla: ci sembra di doverlo fare, eppure niente. La morte che ci fa sentire pure un po' colpevoli di amare la vita.

Ho saputo di un ragazzo di vent'anni, residente in zona, che si è tolto la vita e ho sentito le sue amiche e conoscenti di 16 o 17 anni parlarne con un misto di incredulità e rabbia, in un pianto asciutto, con il cuore smarrito. Così si fa conoscere la morte, privandoti della vita da sotto il naso a piccoli morsi. Come il timore di Dio ci porta a rispettarlo, così dalla morte dovremmo temere la nostra condanna e amare la vita.

Bye,
Silvia

lunedì 1 marzo 2010

primi approcci alla musica classica

Ciao!

Mentre scrivo sto ascoltando e guardando il dvd del Festival di Lucerna 2003 dove Claudio Abbado dirige un'orchestra che suona Gustav Mahler... copio quello che c'è scritto in copertina, che non crediate che io sia così figa! Inoltre questo dvd mi è stato consigliato da uno che... come dire... ne sa qualcosa... un certo Carlo Carcano! Di recente conosciuto quale vocal coach di Morgan a X-factor, ma in passato ha diretto pure l'orchestra di San Remo. E, sempre per non fare la figa a sproposito, non lo conosco di persona, bensì via Facebook... ma comunque è molto gentile e disponibile e mi ha consigliato quindi questa... come si dice... opera? di Mahler.

Diciamo che l'altro giorno in casa ho rinvenuto dei cd di Beethoven e ho provato a farli andare... Non so, probabilmente non era giornata o Beethoven era troppo sordo perchè mi rimbecilliva un po'... E poi, a dirla tutta, dopo un po' mi sono ritrovata a spolverare, stendere biancheria, lavare i piatti, giocare con il cane... non è che uno può ascoltare musica classica in questo modo! Così mi sono sparata su il Liga :-)

Ma oggi il mitico postino marchigiano rasta mi ha recapitato i mitici dvd di Gustav e ho dovuto subito provare! Perchè proprio questo compositore? Per caso: leggevo un saggio di Baricco dove si parlava di lui e contemporaneamente sentivo questo nome in un altro contesto musicale... così mi informo dal mastro Carcano che mi instrada. Beh, devo dire che già alle prime note mi ha pigliato bene ed ora continua a piacermi!

Tecnicamente non saprei dire un'acca, ma che importanza ha! Ci sono volte in cui siamo attori della nostra vita e siamo compiaciuti nel crearla e costruirla, altre che ne siamo spettatori e ci piace ammirarla. Ora io sto qua a farmi raggiungere e riempire dale note che piovono: a volte pioviggina e a volte scroscia! :-)

Il bello della musica classica, secondo me, è che ha la capacità di catapultarti in sensazioni allucinanti e nostalgia incredibili, ma lo fa per un tempo breve al punto giusto per farti piegare, ma non abbattere! Ti culla e poi di colpo ti sveglia, ti intrappola nei fili della nostalgia e poi bruscamente, ma con allegro impeto, ti riporta alla realtà! Sentire, provare, capire senza soccombere.

Poi è tremendo vedere di quanti e quali strumenti è composta un'orchestra! Ci sono dei fiati che non saprei neanche da che parte cominciare a dargli un nome! E viene da chiedersi come cavolo gli è venuto in mente a quella lì di suonare una roba del genere! "Bambina, cosa farai da grane?" "Suonerò il comecavolosichiamaofono"... :-)
E c'è sempre il mitico suonatore di tamburo e piatti! Quello che farà si e no 4 colpi in tutto il concerto! Però come batte lui... ih ih ih! Il mio mito!
Infine: adoro l'arpa e la sua forma aristocratica e dolce, le corde forti e sincere... e non capirò mai come si farà a beccare le corde giuste in uno strumento così! :-)

Dopo questa ammasso di idiozie, mi scuso con i veri cultori della musica classica e continuo ad ascoltare il Gustav & Claudio & Orchestra con sincera gioia!

Bye,
Silvia