venerdì 16 aprile 2010

riflessioni libere sulla morte...

Ciao!

Non si finisce mai di riflettere sulla morte. Anche perchè ogni persona che ci lascia ha una sua storia, ogni dipartita ci fa soffermare su un particolare differente. La morte è una, ma ciò che lascia ha sfaccettature infinite.

L'anno scorso sono morti Eluana Englaro, Micheal Jackson e Mike Bongiorno. Tre persone, tre realtà. La morte è una gran casino per chi resta.
Ieri è morto Raimondo Vianello: si è spento lentamente nella vecchiaia, senza tanto disturbare. E quando muore un uomo di quell'età si è colti meno di sorpresa, il dispiacere è più dolce nostalgia. Però il mio pensiero è andato subito a Sandra Mondaini: scusate l'irriverenza, ma non credo che vivrà ancora a lungo. Ci sono guru di tutto il mondo che ci dicono che non dobbiamo dipendere da nessuno, che il nostro compagno o compagna sono delle aggiunte a noi stessi, ma che noi si deve esistere e vivere bene anche senza di loro. Si... si fa presto a dire!
Per una come me che l'anima gemella giusta non l'ha ancora trovata, a quasi 40 anni, è più naturale avere questo approccio alla vita. Ma chi vive accanto ad un uomo per quaranta o cinquanta anni, ci vive e ci lavora, ci sta bene, affronta un mare di difficoltà ma anche di bei momenti, si ritrova anziana a poter contare ancora su questa persona... e poi un giorno, quando ci si sente vecchi e deboli lui decide che la vita non riesce più a viverla e se ne va. Ti abbandona momentaneamente perchè gli mancano le forze. A voglia di dire che ti sta solo aspettando in un mondo parallelo. E' una botta. Che a 80 anni può ucciderti. O forse ti lasci morire tu.

Magari Sandra ci vive altri 20 anni, per carità, ma poi forse chissà se è meglio...
E io, dopo tutto questo, mi ritrovo uomini di 50 anni, padri di famiglia che ancora si comportano da bambini e mi fanno uscite idiote sulla mia acidità e il mio ciclo... che tristezza... quanto vorrei aver trovato anch'io il mio Raimondo!

Bye,
Silvia

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