lunedì 31 maggio 2010

addio alle armi

Ciao!

Dopo l'ennesima settimana con il mal di schiena, particolarmente pestifero 'sto giro, mi sono decisa a fare una visita seria da un ortopedico. Per sentirmi dire quello che già pensavo, ormai il mio corpo lo conosco bene, ma finchè non te lo spiega il dottore mica ti fermi! Però effettivamente, come disse Forrest Gump dopo settimane ininterrotte di corsa: sono un po 'stanchina, credo che andrò a casa ora.

E la mia casa, sportivamente parlando, altro non è che la cara vecchia piscina! Il dottore mi ha detto che sarebbe il caso di piantarla con la kick assolutamente con la boxe preferibilmente... e se vado a nuoto, fare tanto dorso! Si si, io gareggiavo proprio di dorso! Sempre detto io che era quella la mia vocazione! Andrò a fare i master della terza età...

Ora la butto sul ridere, purtroppo però l'addio alle armi si avvicina: il prossimo anno farò ancora boxe, magari senza sfasciarmi, così la mia atleta si fa ancora un po' gli ossi e poi si vedrà. Pecato però, mi sarebbe piaciuto portarla alle Olimpiadi... :-)

Concludo con una "chicca": mi accingo a leggere in questi giorni "I vecchi e i giovani" di Pirandello. Mi chiedevo: ma in questo momento da che parte sto? No perchè i dottori ultimamente, quando gli racconto le mie magagne, mi guardano con espressione tipo "Ma dai, alla tua età saranno solo paturnie, cosa vuoi avere!", poi gli vine il dubbio e guardano la data di nascita e se ne escono con la mitica frase "Sa, signora, alla sua età si comincia ad avere qualche acciacco, è normale, deve farsene una ragione"... Cari! ;-)

Bye,
Silvia

lunedì 24 maggio 2010

Il Piave mormorava...

Ciao!

Le occasioni non mancano per scoprire valanghe di ignoranza... Nella mia mansione lavorativa di cassiera capita spesso di avere un contatto diretto con la data: sugli assegni, sui timbri, su alcune certificazioni e ricevute. La data salta fuori spesso e volentieri, così quando si è in una giornata "famosa" viene spontaneo il collegamento.
Oggi mi sovveniva, a mio parere ovviamente, la canzone del Piave che mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti il 24 maggio! Ora, non che io voglio fare la figa sapendo tutto: ho una vaga idea che fosse prima guerra mondiale, Caporetto... Beh, ma almeno un barlume ce l'ho! Il problema è: ci fosse stato un cliente che sapesse di cosa stavo parlando, anzi cantando! Gente di 40 e anche 50 anni che mi fissava come se fossi scema!

Che tristezza... Beh, a me frega niente se loro sono ignoranti. Io vado fiera del mio babbo che mi ha insegnato un sacco di canzoni di montagna, che magari non ricorderò perfettamente, ma che sono così contenta di sapere! Ricordo che ogni fine settimana si andava in campeggio dove avevamo la roulotte, appena fuori Cortina, e c'era ancora la lunga Cavalera e niente autoradio! E il mio babbo, mio fratello ed io intonavamo di quei cori da paura! La cosa che ancora non ho capito è come abbia fatto mia mamma a sopportarci sempre... :-)

Ma tornando agli abitanti di questa zona di mondo, matti per il lavoro e i soldi: magari una bella cantata di Quel mazzolin di fiori sarebbe terapeutica...

Bye,
Silvia

domenica 23 maggio 2010

sport e vita

Ciao!

Ieri c'è stato il secondo match di boxe della mia tosa Tanja: questa volta si è perso perchè è stata contata due volte e, nella categoria cadetti, al secondo conteggio il match viene interrotto. I cadetti sono i pugili sotto i 17 anni e questa regola è stata studiata, insieme ad altre, per tutelare l'integrità fisica dei pugili giovani. Poi, per carità, i due conteggi subiti da Tanja potevano anche non essere fatti, ma all'arbitro viene data la precedenza di usare la prudenza piuttosto che rischiare. E così ha fatto ieri la nostra donna arbitro.

Ovvio che fa male allenarsi tanto e finire un match così. Altrettanto ovvio che i regolamenti c'erano prima e se li fanno un motivo ci sarà. Capita, fa parte del gioco. Tanja ci rimane male, ma poi ieri sera, smontando il ring tutti insieme, era già più positiva. Ma se invece prendi colpi gratuiti che ti fanno male e paura, io credo sia peggio. Forse non sarò mai una vincente in questo sport, ma io lo considero appunto uno sport: ci dev'essere l'impegno e la soddisfazione, ci dev'essere lo sforzo e il divertimento, ci dev'essere la fatica e il gioco. Ma assolutamente non dev'essere un'agonia.

E poi mi dispiace vedere certe scene come quella del mio collega all'angolo: ha fatto su un casino perchè i conteggi non ci stavano e il match doveva proseguire, ha sfuriato come un matto contro l'arbitro centrale e i giudici! Io invece, dopo il primo umano e spontaneo "Ma no! Ma perchè!" mi sono ricordata della regola e sono andata su a liberare Tanja da guanti e casco, salutare angolo avversario e arbitro, mentre quell'altro continuava a gridare e Tanja si vergognava come un ladro da sola sul quadrato!
Io non dico che dobbiamo sottostare a qualsiasi decisione, che gli arbitri siano sempre buoni e giusti, che non si possa disquisire o protestare. Ma occorre essere così invelenati? E' solo uno spunto l'episodio di ieri, potrei trarre spunti ancora più validi dal mio lavoro o dal lavoro di quasi tutti noi, solo per dire che qusto clima di accusa perenne e di linciaggio mi ha stufata. Mi snerva sentire sempre gente che si lamenta, che accusa, che urla. Mi fa proprio male.

Si vive e si sbaglia, si sbaglia e si impara.E' giusto che si arrivi a livelli di eccellenza anche attraverso degli errori. Quel che importa è come uno sbaglia: se per negligenza o per menefreghismo; quel che importa non è abbattere il "peccatore", ma far si che capisca lo sbaglio e non lo reiteri. Quel che importa è educare, non incolpare.
Invece no, sono tutti lì ad aspettare l'errore altrui per poi accusare, infangare, denigrare, rovinare... sfogare le proprie debolezze e mancanze su un povero cristo. Imparassimo a guardare con più equilibrio i nostri di errori e ad essere meno sbruffoni con gli altri!

Una volta non capivo cosa voleva dire Gesù con quel "porgi l'altra guancia", lo trovavo così da sottomissione a 90! Ma l'altro giorno, quando Tanja mi ha chiesto come doveva comportari con le sue compagne di classe invidiose e malefiche, io le ho risposto di getto di non adottare atteggiamenti simili, ma di essere intelligente e gentile. Porgi l'altra guancia=non alimentare la violenza con altra violenza. Se ognuno di noi fosse più gentile e compassionevole, nel suo piccolo, vivremmo tutti molto meglio.

Bye,
Silvia

mercoledì 19 maggio 2010

la grafomania!

Ciao!

Mamma mia quanti giorni senza neanche un post! Niente di grave, anzi... è che mi è preso uno dei miei mitici raptus di grafomania e... ho scritto un altro lbro!
:-)

Beh, ora è da lavorarci sopra per limare, infoltire, abbellire, correggere, ma il cuore e quasi tutto il corpo è fatto! Ah beh, che figo! Che poi, non so come dire, ma secondo me cado in trance. Si perchè scrivo di getto un sacco di roba, mi si srotola tutto un contenuto come un tappeto rosso all'entrata della mostra del cinema! E poi finisce quando deve finire, semplicemente un inizio e una fine tutti d'un fiato. E quando rileggo per sistemare un po', spesso mi chiedo quando caspita le ho pensate quelle cose e mi sorprendo da sola di cosa son stata capace di scrivere! Son proprio andata!

Comunque questa nuova storia che ho scritto è stata importante anche per le mie personali paturnie: mi ha liberata da fantasmi che ormai era ora eliminare. Non ci riuscirò mai a disfarmene del tutto, forse riuscirò solo a conviverci meglio, ma è già qualcosa. Scrivere mi ha sempre aiutata ad alleggerire il peso della vita, che a volte va dove vuole andare e dannarsi non serve a niente perchè è più forte lei... ;-)

Anticipo che giovedì 15 luglio al Lido di Venezia presenterò il mio libro grazie alla casa editrice Gran Viale! Mado' che storie!

Bye,
Silvia

domenica 9 maggio 2010

festa della mamma

Ciao!

Da una festa all'altra, eccoci alla festa della mamma... che se ci penso mi intristisce perchè mi sa che io non la festeggerò mai dalla parte della mamma...
Ma orsù non voglio intristirmi! Quello che volevo raccontare era un altro episodio. La mia mamma ha sempre avuto e tuttora ha un bel viso, carattere poi che ha ereditato mio fratello. Io invece ho preso dalla parte del mio papà, che come linea generale non sono una gran belleza... te pareva! Beh, finchè son stata giovane magari passava via, ma fra poco non so come sarò presa... ma ieri un po' mi sono consolata! Ho tagliato i capelli corti corti come la mia mamma li porta da parecchi anni e per guardarmi un brufolo sullo specchietto della macchina ho fatto una specie di sorriso e ohibò! Mi sembravo lei!

Una volta mi sarebbe scocciato un po' assomigliarle, periodo adolescienziale dove a tutti si vorrebbe sembrare chiunque tranne che i propri genitori manco se fossero Beckham e Vittoria! Ma ieri invece ero contenta: forse diventerò una vecchietta caruccia... :-)

AUGURI A TUTTE LE MAMME!!! Anche a quelle "virtuali"...

Bye,
Silvia

sabato 1 maggio 2010

festa dei lavoratori

Ciao!


E' il primo maggio e il post va da sè! Intanto cascando di sabato, il bancario è attapirato, mentre il postino gode! Dopo tale considerazione, passiamo a discorsi più seri... bisogna dai!


Fatalità, proprio oggi leggevo una pubblicazione su un'iniziativa per il lavoro femminile... creata e tanto "infiocchetata" dagli stessi che poi negano il part-time alle neo mamme... Ecco, per dirne una.


Hai voglia a fare i concerti in piazza ogni anno, a riempirsi la bocca di denunce morali e le pagine dei giornali di cronache su infortuni e sopprusi che il giorno dopo son già dimenticati! Bisogna smetterla di parlare: è ora di agire fisicamente! O meglio... è ora di non agire più in un certo modo! Nel senso: i capi lo sanno bene che i dipendenti si lamentano ma poi fanno, eseguono come gli è comandato, pur sapendo che se poi qualcosa non va non è così facile dimostrare che gli è stato ordinato. Non è facile perchè l'ordine non arriva tramite frustate o pistole puntate alla tempia: peggio. Arriva con la violenza psicologica: vuoi lavorare? Vuoi sfamare la tua famiglia? O ti fai sfruttare come dico io o puoi anche andare, che tanto di extracomunitari da mettere al posto tuo ne trovo finchè voglio!


Il lavoro, come la vita umana in generale, sta perdendo ogni dignità. Esiste solo il profitto, l'unità di misura sono i soldi e non i valori morali, si sale ai vertici solo per poter umiliare con il potere economico i sottoposti, non ci sono manager bravi e competenti bensì spietati. Mi sovviene una frase... chi in alto sale cade sovente... precipitevolissimevolmente! Magari...


Infine... che coincidenza bizzarra, che nel mio lavoro il termine ultimo per la consegna delle note di valutazione del personale sia il 30 aprile... buon primo maggio!


Bye,
Silvia