domenica 18 settembre 2011

PORDENONELEGGE


Ciao!

Non è facile scrivere quando sei ancora infognato nei sentimenti che vorresti descrivere. Ti girano in testa mille immagini, vorresti raccontarle tutte insieme per paura di dimenticarne qualcuna e quindi tutto si ammassa e alla fine non ne esce nulla! Ma come faccio io a non raccontare un weekend mitico???

Razionalità e professionalità... stile giornalistico...
Si è svolta a Pordenone la fiera del libro, ovvero Pordenonelegge, nella quale si susseguono incontri con l'autore in diverse sedi quali teatri, sale consiliari, tensostrutture ad hoc sparse in giro per le piazze cittadine. Grande esempio di coralità culturale: ogni generazione, dalla più alla meno assetata, ha preso possesso della piccola cittadina friulana innondando l'aria di frizzante ricerca di novità e conferme. In cambio gli scrittori, anch'essi di diversa nazionalità, età, esperienza, hanno cercato di soddisfare questa sete con professionale umanità.

Alla fine di ogni intervento, lo scrittore o scrittrice in questione si è fermato per firmare gli autografi. A tutti! Pure Margherita Hack, stamane, si è portata veloce con le sue stampelle e i suoi 89 anni al tavolino e sempre con il suo inestimabile sorriso ha firmato valanghe di autografi!

Personalmente, ho raggiunto la pace dei sentimenti sabato nel tardo pomeriggio... quando il "mio" ALESSANDRO BARICCO ha fatto il suo intervento! Si è confermato come scrittore e come uomo: GRANDE SCRITTORE E GRANDE UOMO! Io lo adoro, adoro ciò che scrive e in egual misura come lo scrive. Adoro ciò che combina e il suo modo di stare al mondo, discreto eppur cosciente del proprio valore! Adoro che City ci accomuni e che quando me l'ha autografato lo ha sfogliato un attimo quasi come fosse una creatura ritrovata!

Io non ho la tv, perciò in tutti questi anni non l'ho mai seguito (se non in sporadiche scene). L'ho "solo" letto. C'è chi non vuol capire come certe persone ti entrino dentro in maniera così profonda, nell'animo direttamente... anche se quasi non conosci la loro voce o il colore dei capelli. Sabato ero talmente emozionata, che gli ho stretto la mano tremando come una quindicenne davanti ad una insulsa pop star! Eppure ho gioito delle mie emozioni, gli ho stretto la mano e senza vergogna, con la voce rotta dall'agitazione dell'incontro e gli occhi "luccicosi", gli ho riassunto in un "complimenti" la mia immensa ammirazione.

Che avrà fatto mai, dirà qualcuno (il mio babbo per esempio). Le cose semplici. Le cose che sa fare. Non è la quantità o la notorietà o la bravura in senso tecnico. E' l'incontro fortuito e incosciente di una ricerca e di un dono.

Bye,
Sly

p.s. ero talmente fusa che ho scambiato il simbolo grafico della fiera, una zebra gialla, per una giraffa! :-)

2 commenti:

Manuela ha detto...

Le emozioni non si possono spiegare, solo chi gioisce e le sa provare, puo' capirti ed emozionarsi con te. Sono molto contenta che tu abbia incontrato il tuo scrittore preferito!

♥Mary47♥ ha detto...

Questo avvenimento non lo dimenticherai mai, rimarrà tatuato nella tua mente!!
Ciao Silvia