sabato 30 marzo 2013

La legge....


Ciao!

Per una delle mie solite ricerchine... ho trovato i sussidiari delle elementari (primi anni '80 per capirsi...)! E vi leggevo questa simpatica storiellina...

LA GIUSTIZIA FRA GLI ANIMALI di Giuseppe Marotta

Un'ape andò al mercato, per vendere il miele. Mise in mostra il boccale e gridava:
- Miele, bel miele.
Finché passa di là un calabrone e si mette a cercare il modo di ingozzarsi di miele senza pagarlo. A forza di ronzare nei tribunali, egli sapeva meglio di chiunque quali cose si possono fare e quali no; senza un attimo di esitazione, dunque, si lasciò cadere ad ali chiuse nel boccale.
Ora voi potete esser certi che, quando finalmente l'ape se ne accorse, di miele non c'era più neanche il profumo.
L'ape si dispera, grida al ladro, e insieme col calabrone viene condotta in tribunale.
- Perché hai mangiato il miele? - domanda il giudice all'accusato.
- Per necessità, eccellenza. Ero caduto nel boccale.
- Ebbene?
- Eccellenza, il miele è così vischioso. Se non lo mangiavo, ci rimanevo per sempre. Ho agito per legittima difesa. Mi spiego: con ogni probabilità l'ape mi aveva fatto cadere nel boccale apposta per derubarmi. Questa gente viene dalla campagna, sapete eccellenza quante volte sono banditi travestiti da mercanti?
Il giudice gli dette ragione, lo mandò libero e ordinò di perquisire l'ape.
Le fu trovato il pungiglione: e la misero dentro per porto d'armi abusivo.

Occorre commentare? Alla faccia della favoletta... ;-) 

Bye,
Sly

mercoledì 27 marzo 2013

Raccontino... :-)


Ciao!

Oggi si va di raccontino!

IL CAPPELLO by Sly

Aveva gli occhi blu e un cappellino che tentava sempre di togliersi, ridendo ancora sdentato, mentre sua madre glielo sistemava paziente sulle orecchie.
Aveva gli occhi celesti e un cappellino sgualcito, regalatogli dal nonno, e lo portava con aria da monello e i pantaloncini corti.
Aveva gli occhi azzurri e limpidi e un cappello nuovo che indossava con coraggio quando gli altri ragazzi lo prendevano in giro e cercavano di staccarglielo dalla testa.
Aveva gli occhi azzurri e chiari mentre guardava la ragazza dalle labbra rosse da sotto la falda del suo cappello da marinaio in licenza e lei , ridendo con le amiche, ricambiava lo sguardo innamorata.
Aveva gli occhi azzurri e intensi ed un cappello nuovo, che lei gli toglieva sempre mentre facevano l’amore e alla fine glielo rimetteva soddisfatta, come a chiudere una stanza a chiave e pensare che tutto ciò che c’era dentro ormai fosse suo.
Aveva gli occhi azzurri e allegri, mentre suo figlio afferrava il suo cappello e lo faceva volare in alto e per un attimo si sentiva nudo e disarmato… come solo i bambini sanno far sentire un adulto!
Aveva gli occhi azzurri e tristi e il cappello abbassato sulla fronte, per nascondere le lacrime nel vedere una figlia raggiungere l’altare ormai lontana dal suo braccio.
Aveva gli occhi azzurri e grigi e il cappello ben saldo sulla testa canuta, per non sentire freddo mentre l’addio alla sua amata lo faceva tremare da capo a piedi.
Aveva gli occhi grigi e il cappello sgualcito, l’ultimo che lei gli aveva regalato, l’ultimo che la malattia avrebbe lasciato sulla sua testa.
Aveva gli occhi chiusi e un cappello monello sopra il cuore… e a chi veniva a salutarlo strappava comunque un sorriso.

Bye,

Sly

sabato 16 marzo 2013

Papa Francesco



Ciao!


Questo blog, in cinque anni di vita, ha già visto più d'un turno elettorale, assistito alla morte di parecchi personaggi illustri, commentato svariati avvenimenti di importanza storica.
Ma effettivamente non aveva ancora esclamato "HABEMUS PAPAM!" e quindi un post sul nuovo pontefice mi sembrava d'obbligo... visto anche che il papa precedente non è morto, ma si è dimesso, e quindi per fare tutte quelle cose strane che si fanno appunto una volta ogni morte di papa... bisogna aspettare che schiatti questo.

Scusate, sono poco rispettosa della religione, mi rendo conto, ma credo che nemmeno la religione cristiana sia tanto rispettosa di noi nella realtà... Ma soprattutto credo che l'argentino papa Francesco, che ha rifiutato la lussuosa auto papale per rientrare in bus, che ha tenuto al collo la croce di ferro piuttosto che cambiarla con quella di oro, che ha scelto un nome simbolo di povertà che tanto la chiesa proclama ma non persegue... beh, credo che sia meglio che assuma un assaggiatore di cibo (come usavano fare i re nel medioevo) per non finire troppo presto l'avventura...

Non c'entra con il papa, ma ci incastro pure un aggiornamento elettorale: dopo circa un mese non si è capito bene se e chi  e come ha vinto e che cosa abbia intenzione di combinare... sempre meglio, insomma...

Bye,
Sly