sabato 20 aprile 2013

Napolitano bis...chero!


Ciao!

Circa due mesi fa il popolo italiano è stato chiamato alle urne per le elezioni del nuovo parlamento  e ancora non è stato formato un governo. Così quel Monti, che tanto non sopportiamo più (e forse mai l'abbiamo fatto) continua a fregiarsi del titolo di Presidente del Consiglio.
Lui che aveva detto che un partito o movimento suo non lo avrebbe mai fatto e invece..., lui che aveva dichiarato di essere stufo del ruolo e non vedeva l'ora di "abdicare" e invece...

Ma per non essere da meno, dopo 5 o 6 fumate bianche per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica... ecco spuntare fuori il Napolitano bis! Lui che aveva detto che una sua rielezione sarebbe stata al limite del ridicolo e invece... non è al limite... siamo finiti proprio dentro il ridicolo!!! Lui che aveva detto che mai più sarebbe tornato e invece... per il bene del paese... per il bene di chi, scusi???

Insomma, la rielezione di Napolitano al "trono" è la scientifica dimostrazione, vedi foto, di come un evento tecnicamente uguale all'altro, non lo sia poi moralmente, emotivamente, politicamente. E di come il nostro mondo politico sia pieno di Pinocchi, attaccati con i canini ai malleoli delle poltrone del potere.

Al momento il mio stato d'animo e la mia espressività sono uguali a quelli della mucca che guarda il treno passare. 

Bye,
Sly 

mercoledì 17 aprile 2013

Chi è morto non soffre più...


Ciao!

Credo sia inevitabile portare il pensiero almeno un secondo sulle bombe esplose lunedì alla maratona di Boston. A prescindere dal movente.
Però lo voglio fare a modo mio. 

Quando accadono tali tragedie il pensiero di tutti va ai morti. Certo, che ci sia tra loro un bambino di 8 anni mette a disagio. Ma non ci sono morti più importanti o meno importanti.
Soprattutto non ci sono per i vivi. Perché è a loro che io voglio pensare. 
AI VIVI. Al padre di quel bambino di 8 anni che non vedrà suo figlio venirgli incontro al traguardo.
Ma soprattutto a tutte quelle persone che si sono alzate felici al mattino per andare a correre amatorialmente una maratona, e sono rientrate la sera senza gambe. Questo non ha senso. Nessuno ha il diritto di amputare o reprimere un'altra vita umana. Né fisicamente. né emotivamente.
Un saluto ai morti, un abbraccio AI VIVI. Io soffro e m'incazzo di più per questi ultimi.

Bye,
Sly

venerdì 5 aprile 2013

Tentativo di "nerudata"...




Ciao!

Il tema non è dei più allegri, ma mica si può sempre scrivere d'amore... Anche Neruda, appunto, ha scritto di morte... Questa poesia è mia, tenete conto che l'ho buttata giù ieri mangiando due bigné al cioccolato e un po' piangendo per robe mie... quindi sarà da sistemare, ma mi andava di condividere l'idea. Perché scrivere è un po' come sputare via il veleno... urlando contro il cieloooooooooo (grazie Liga per la gentile, ignara concessione del pezzo di canzone).

Quando verrà a prendermi,
la morte,
poi non ci sarò più
tesoro mio.

Verrà un giorno
in cui starai ricamando
o una notte
in cui starai sognando.
Verrà violenta
senza avvisarti
o la guarderai
cullarsi al tuo fianco.

Quando verrà a prendermi,
la morte,
poi non mi troverai più
tesoro mio.

Verrà senza sorrisi
gemendo e urlando
senza speranza
straziante e insensibile.
Verrà con tristezza
e sarai debole
porterà amarezza
e sarai distratta.

Quando verrà a prendermi,
la morte,
non potrai sorridere
tesoro mio.

Verrà la serenità
con il passare delle ore
ma prima verrà quel giorno,
almeno un giorno,
tesoro mio,
in cui mi cercherai
tra le pieghe della vita
e non mi troverai.

Quando verrà a prendermi,
la morte,
almeno un giorno
tesoro mio… piangi. 

Bye,
Sly