giovedì 5 gennaio 2017

La sacralità e la maestosa bellezza del vuoto

Ciao!

Sono entrata da qualche mese in un periodo di depurazione da cose inutili. Sto facendo pulizia negli armadi, in garage, nelle borse e nelle tasche. Sto eliminando e risistemando un po' di cose. Non solo materiali.
Certo che partire da quelle materiali risulta più facile, immediato e gratificante. Possediamo tante oggetti inutili, che ci legano a stili di vita inefficaci. Zavorre di niente che ci tengono ancorati ad un suolo sterile, come i sacchi di sabbia tengono ferma una mongolfiera, che invece "chiede" solo di volare!

Così, anche il mio piccolo appartamento negli anni si è ridotto ad un ammasso di mobili, ad un incastro di superfici contenenti cose, cose, cose e ancora cose! Basta! Spazio, aria, devo respirare! Pochi oggetti, ma buoni. 
Ho iniziato con usare il perimetro della cucina per mettere le cose minime: divano, tavolo e sedie, librerie. E al centro? Due metri per tre di pavimento! Dove posso ballare, giocare con i GIGI'SS, lasciare che loro giochino, far entrare luce dalla finestra!
Oggi sono passata alla camera e allo stanzino... ho smontato e dato via un armadio che mi portavo dietro da anni come la ruota di Fantozzi, ho spostato un armadio che occupava in modo opprimente tutto lo stanzino e l'ho messo in camera dove c'è più luce e si abbina bene con la cassettiera, ora toglierò una scrivania così lascerò lo spazio sul pavimento come in cucina, ecc.ecc. 
Prossimo passo? Garage! Ho messo perfino in vendita la moto Enza!

Ora, non è che vi racconto tutto ciò per farvi partecipi di stili architettonici improvvisati da una pazzoide, ma per introdurre l'argomento. Mi sa che viene più lunga l'introduzione dello svolgimento, ma quest'ultimo sarà breve, ma intenso... d'altronde è dai tempi dei temi della scuola media che pare io abbia questo "difetto"...
Ecco, oggi ad un certo punto lo stanzino si presentava così:



libero da tutto, pulito e profumato di incenso e pronto per essere rimesso "a nuovo" come laboratorio della Sly. E mentre l'incenso andava, io me ne stavo là ad osservare questo metro e mezzo per un metro vuoto. Era bellissimo. Un vuoto pronto ad accogliere creatività, un vuoto in grado ancora di cambiare, senza vincoli, senza pretese, un vuoto di pace e serenità, un vuoto leggero e fiducioso! 
E da questo vuoto fisico mi piacerebbe condurvi al vuoto della mente, quello stato che abbiamo dimenticato troppo in fretta come si riesce a raggiungere, ma che ci porterebbe così tanto beneficio! Il vuoto dove ogni cosa non c'è e c'è alla massima potenza, c'è perché non c'è, perché dove non c'è nulla potrebbe esserci tutto! Il vuoto che permette ogni possibilità, che ci lascia lo spazio per realizzare qualsiasi cosa.

Ricercatelo più spesso il vuoto, specialmente quando vi sembra di dover per forza trovare una soluzione e subito, quando tutto vi chiama e vi confonde, entrate in quel vuoto che tutto sistema e tutto permette. E il tutto vi sarà possibile.

Bye,
Sly

1 commento:

Elios Tigrane ha detto...

Molto profondo e bello.