sabato 11 febbraio 2017

Le mani



Ciao!

Due terzi del nostro cervello sono collegati alle mani. Nelle mani ci sono due chakra secondari, collegati direttamente al chakra del cuore. Le mani sono astrologicamente collegate al segno dei gemelli e entrano nella sfera della comunicazione. Le mani comunicano.
Certo: fisicamente afferrano, impugnano, tastano, premono, porgono. Ma anche indicano, segnano, fanno i pugni, si stringono tra loro, accarezzano. Suonano, modellano, scrivono, lanciano baci. Guariscono.

Quando maneggiamo un oggetto fragile è normale tenerlo con cautela, toccarlo con gentilezza. Se non lo trattassimo bene, potrebbe rompersi. Ma la gentilezza non dovrebbe partire dall’oggetto. Dovremmo trattare tutte le cose che ci appartengono o che anche solo per un momento transitano fra le nostre mani, con la stessa cura con cui tratteremmo un bicchiere di cristallo. L’aspirapolvere, il sacchetto della spazzatura, una lattina vuota che depositiamo nel cestino, un capo di biancheria che finirà nella cesta dei panni sporchi. La macchinetta del caffè, un libro, lo spazzolino da denti, il basculante del garage, le bollette del gas in pieno inverno, gli occhiali che scivolano giù per il naso. Il pallone restituito a un bambino, il bastone caduto ad un anziano, una pratica al collega.

Non è solo il rispetto verso l’oggetto, è un’indole di intelligenza e gentilezza che parte dalla persona, si esprime attraverso le mani e arriva ad un’altra persona. Le mani comunicano quel che siamo, trasmettono quel che proviamo innanzitutto per noi stessi. Non ci può essere cortesia nel cuore quando le mani sono maleducate, non ci può essere delicatezza nel cuore quando le mani sono svelte, non ci può essere serenità nel cuore quando le mani sono nervose. Non si tratta di lentezza o di forza, è qualcosa che va oltre il mero gesto e si percepisce oltre il mero occhio.

Certo è più facile provare sentimenti altruistici quando si ha a che fare con persone, cose o animali che ci appartengono. E’ per certi versi pure scontato. Non è che ci si stia mentendo, per carità, ma il vero salto di qualità, il vero passaggio di coscienza si ha quando il sentimento c’è, esiste, nasce a prescindere da a chi o a cosa è indirizzato. Le mani gentili lo sono anche quando usano la carta igienica…

Bye,

Sly

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