sabato 17 giugno 2017

Reyer Venezia VS Toto Trento



Ciao!

La prima volta che sono andata in palazzetto a Trento sarà stato una decina di anni fa, per seguire da tifosa di curva la partita di basket Trento-JesoloSanDonà, squadre che militavano nella serie B2… o B1, chi si ricorda più!


Seguivo la squadra solo per Toto, il mio piccenin! L’ho conosciuto che non aveva ancora vent’anni e mi è arrivata subito una grande e sana energia! Nel suo modo di stare in campo e nel suo sguardo. Chi segue questo blog dall’inizio sa che è cominciato con e per Toto. Chi mi conosce da tempo sa che il mio primo libro l’ho scritto grazie e su Toto. Per me lui avrà sempre un posto speciale nel cuore perché è riuscito a sbloccare quell’energia giusta che mi ha permesso di diventare un’artista e di imparare a vivere la vita con il giusto spirito.
Lui che aveva neanche vent’anni e io che ne ho tredici di più!


Quella volta che andammo in trasferta a Trento, la cosa che mi colpì fu la correttezza e la simpatia della tifoseria. Ricordo che noi eravamo pochi e loro tanti e si facevano sentire… allora ci accordammo che durante gli intervalli ci dividevamo trenta secondi a testa di cori e nessuno cantava sopra agli altri!



Poi il tempo ha voluto che Toto andasse a giocare in altri lidi come Forlì e quindi proprio la stessa Trento. Che lo JesoloSanDonà basket non esistesse più. Che io entrassi a tifare nella curva della Reyer, squadra della mia città d’origine. In questi anni ho fatto trasferte bellissime e partecipatissime, ho vissuto la tifoseria con molte gioie e qualche alterco. Ma sempre ho trovato il modo di andare a Forlì, o dove giocava il Forlì e poi il Trento, per rivedere il mio Toto! Perché… niente oh, come gioca lui nessuno mai! Mica perché sia il più bravo o il fuoriclasse o il più figo… ma perché… come dire… Toto è Toto! Bisogna vederselo e basta!




Negli ultimi due anni gli impegni che ho preso per migliorare la mia vita mi hanno tenuta lontana dai palazzetti, ma l’attenzione a cosa succede non è mai mancata. 


Toto si è sposato con una ragazza bellissima, è nato un Totino e io sono strafelice per lui.
Ma soprattutto quest’anno Trento ai playoff scudetto ha battuto la capolista e favorita Milano ed è in finale!
Contro la Reyer.

Ecco… son quelle cose che poi pensi: è anni che la Reyer meriterebbe la finale e forse lo scudetto, è una vita che Toto meriterebbe un traguardo importante. E io tifo Reyer, ma anche Toto. Allora penso che da poco e troppo presto Roby ci ha lasciati e sarebbe bello potergli dedicare questo scudetto che purtroppo non può seguire con noi, ma che è frutto anche e soprattutto dei suoi tanti anni in curva ricchi di passione e venezianità. Ma penso anche che Toto ha trent’anni ed è vivo e forse Roby capirebbe che la vita va vissuta da vivi e forse è meglio che sia contento un ragazzo, e che ragazzo!, che di vita ne ha regalata tanta a molti e che tanta ne ha ancora.

Alla fine sarò felice comunque vada, ma forse – e non me ne vogliano i fratelli reyerini – avete già capito come spero possa finire questa sfida…



Per ora siamo 2-2 e la favola continua…

Sorridere sempre! (cit. Roby)

Sly





p.s. Se vince Trento, però, mi dispiace che a festeggiare ci sarà anche quel tifoso di merda che ha oltraggiato la memoria del nostro Roby con frasi indegne di un essere umano. Mi auguro che in futuro si dedichi ad altre faccende perché una tifoseria non merita che al suo interno ci siano esseri simili.